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L’FDA approva idarucizumab, il farmaco che inattiva in maniera specifica l’azione di dabigatran etexilato

L’FDA approva idarucizumab, il farmaco che inattiva in maniera specifica l’azione di dabigatran etexilato

Boehringer Ingelheim GmbH comunica che la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato idarucizumab, per l’uso in pazienti trattati con dabigatran etexilato, che necessitano di un’inattivazione dell’effetto anticoagulante, in caso di interventi chirurgici d’emergenza o procedure d’urgenza, oppure in caso di sanguinamento non controllato che possa mettere a rischio la vita del paziente.

“Siamo molto lieti di poter mettere a disposizione idarucizumab, a seguito dell’approvazione dell’FDA, il primo reversal agent che inattiva in maniera specifica l’azione di un nuovo anticoagulante orale” – ha commentato il Professor Jörg Kreuzer, Vice Presidente Medicine, Area Terapeutica Cardiovascolare di Boehringer Ingelheim – “Con questa approvazione, Boehringer Ingelheim è ancora una volta all’avanguardia nell’evoluzione della terapia anticoagulante, così come lo è stata quando è stato introdotto dabigatran exetilato. Prevediamo che raramente ci sarà bisogno di idarucizumab nella prassi clinica, ma avere a disposizione un farmaco che svolge un’azione di inattivazione specifica, dà ulteriore tranquillità a medici e pazienti nella scelta di dabigatran”.

idarucizumabL’FDA ha concesso a idarucizumab la designazione di Breakthrough Therapy con una “Priority Review”. Il farmaco è stato approvato con procedura accelerata. Il dossier della richiesta di autorizzazione ha incluso i risultati di studi su volontari sani e i risultati dell’analisi intermedia dello studio clinico RE-VERSE AD™ (NCT 02104947). In questi studi, l’inattivazione dell’effetto anticoagulante di dabigatran realizzata da idarucizumab si è vista immediatamente, a pochi minuti dalla somministrazione di 5 grammi del farmaco. Inoltre, non è stato osservato alcun effetto pro-coagulante dopo la somministrazione di idarucizumab.

“L’arrivo dei nuovi anticoagulanti orali (NAO) ha segnato un progresso importante nella terapia anticoagulante. Benché esistano strategie generali per la gestione di sanguinamenti in caso di terapia con essi, sino ad oggi non era disponibile alcun farmaco che inattivasse in maniera immediata e specifica il loro effetto anticoagulante, in quelle rare situazioni di emergenza in cui la rapidità d’azione è importante, quali ad esempio un sanguinamento che mette a rischio la vita del paziente o la necessità di procedere rapidamente a un’operazione chirurgica o altro intervento” ha dichiarato il Dottor Charles Pollack, Professore di Medicina d’Emergenza-Urgenza, Sidney Kimmel Medical College, Università Thomas Jefferson di Philadelphia, USA, e Principale Sperimentatore dello studio RE-VERSE AD™. “L’avere ora a disposizione idarucizumab significa disporre di una soluzione unica per inattivare l’azione anticoagulante in pazienti che assumono dabigatran”.

Boehringer Ingelheim è impegnata per rendere disponibile idarucizumab quanto più ampiamente possibile. Il farmaco è attualmente in fase d’esame da parte di diverse autorità regolatorie, compresa la canadese Health Canada. Sono in corso ulteriori richieste di autorizzazione del farmaco alle autorità regolatorie di altri paesi.

Il Programma di Studi Clinici su idarucizumab

Idarucizumab è stato scoperto e sviluppato dai ricercatori di Boehringer Ingelheim. Il programma di ricerca è stato avviato nel 2009, prima del lancio, nel 2010, di dabigatran exetilato negli Stati Uniti.

Boehringer Ingelheim ha valutato idarucizumab in tre studi di fase I già conclusi, su volontari, i cui risultati hanno fatto parte del dossier della richiesta di autorizzazione per idarucizumab come farmaco biologico inoltrata all’FDA.

Boehringer Ingelheim sta continuando a valutare idarucizumab nello studio internazionale di fase III RE-VERSE AD™, che comprende pazienti in terapia con dabigatran, che hanno necessitato di un intervento di emergenza/urgenza o hanno avuto un sanguinamento non controllato. E’ il primo studio di questo tipo condotto su pazienti, ed è in corso da maggio 2014, con arruolamento in oltre 35 paesi. I risultati di un’analisi intermedia dei dati dello studio RE-VERSE AD™ sono stati anch’essi inclusi nel dossier di richiesta di autorizzazione di idarucizumab.

Idarucizumab

Idarucizumab è un frammento di anticorpo umanizzato, o Fab, sviluppato come farmaco specifico per inattivare l’effetto di dabigatran. Idarucizumab si lega in maniera specifica esclusivamente alle molecole di dabigatran, neutralizzandone l’effetto anticoagulante senza interferire con la cascata della coagulazione. Idarucizumab è approvato negli Stati Uniti dove è indicato per l’impiego in pazienti trattati con dabigatran, che necessitano un’inattivazione dell’effetto anticoagulante dello stesso in caso di:

• interventi chirurgici d’emergenza/procedure urgenti

• sanguinamento non controllato o che possa mettere a rischio la vita del paziente

In altri paesi idarucizumab è attualmente in fase d’esame da parte delle autorità regolatorie o sono in corso gli inoltri delle richieste di registrazione. Idarucizumab è l’unico farmaco che svolge un’azione di inattivazione specifica dell’effetto di un NAO a essere in fase d’esame da parte delle autorità regolatorie. Boehringer Ingelheim intende inoltrare le richieste di autorizzazione all’immissione in commercio per idarucizumab in tutti i paesi in cui dabigatran è approvato.

Dabigatran etexilato

L’esperienza clinica con dabigatran supera i 4 milioni di anni/paziente per tutte le indicazioni per le quali il farmaco è stato approvato nel mondo. Dabigatran è sul mercato da oltre 6 anni, ed è un farmaco approvato in più di 100 paesi.

Le indicazioni per cui dabigatran è attualmente approvato sono le seguenti:

• Prevenzione dell’ictus e delle embolie sistemiche in pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare e un fattore di rischio per l’ictus

• Prevenzione primaria di eventi di tromboembolismo venoso in pazienti che si sottopongono a chirurgia elettiva di sostituzione totale dell’anca o del ginocchio

• Trattamento di trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP) e prevenzione delle recidive di TVP ed EP negli adulti

Dabigatran, che è un inibitore diretto della trombina (IDT), è stato il primo farmaco di una nuova generazione di anticoagulanti orali ad azione diretta ad essere ampiamente approvato e disponibile sul mercato, per rispondere a un forte bisogno insoddisfatto di terapie per la prevenzione e il trattamento delle malattie tromboemboliche acute e croniche. Gli inibitori diretti della trombina ottengono potenti effetti antitrombotici, bloccando in maniera specifica l’attività della trombina, l’enzima centrale nel processo di formazione di coaguli (trombi). A differenza degli antagonisti della vitamina K, che agiscono in maniera variabile tramite i diversi fattori della coagulazione, dabigatran esplica un’anticoagulazione efficace, prevedibile e riproducibile, con basso potenziale di interazione con altri farmaci e nessuna interazione con il cibo, senza richiedere il monitoraggio regolare della coagulazione né aggiustamenti di dosaggio.

Il gruppo Boehringer Ingelheim è una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il gruppo ha sede a Ingelheim, Germania, e opera a livello globale con 146 affiliate e più di 47.700 dipendenti. Fondata nel 1885, l’azienda a proprietà familiare si dedica a ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina e della veterinaria. Operare in maniera socialmente responsabile è un punto centrale della cultura e dell’impegno di Boehringer Ingelheim. La partecipazione a progetti sociali in tutto il mondo, quali ad esempio l’iniziativa “Making more Health”, e l’attenzione per i propri dipendenti sono parte di questo impegno di responsabilità sociale, così come lo sono il rispetto, le pari opportunità e la conciliazione dei tempi di lavoro e della famiglia che costituiscono le fondamenta della mutua collaborazione fra l’azienda e i suoi dipendenti, e l’attenzione all’ambiente, alla sua tutela e sostenibilità, che sono sottese in ogni attività che Boehringer Ingelheim intraprende. Nel 2014, Boehringer Ingelheim ha registrato un fatturato netto di circa 13,3 miliardi di euro e investimenti in ricerca e sviluppo pari al 19,9 percento del suo fatturato netto.

Bibliografia

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Ingelheim, Germania, 19 ottobre 2015