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Emofilia B: risultati dello studio B-YOND confermano il profilo clinico a lungo-termine di rFIXFc

Emofilia B: risultati dello studio B-YOND confermano il profilo clinico a lungo-termine di rFIXFc

SOBI (Swedish Orphan Biovitrum) (STO: SOBI) e il suo partner Biogen hanno comunicato, in occasione del 67° Congresso Annuale della National Hemophilia Foundation svoltosi a Dallas, i risultati ad interim dello studio B-YOND: i dati presentati confermano l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di rFIXFc (proteina di fusione, costituita dal fattore IX ricombinante legato al dominio Fc) in soggetti con emofilia B grave, trattati per un periodo fino a due anni.

I partecipanti a questo studio di Fase III, di lungo termine, in aperto, trattati in regime di profilassi, con somministrazioni ad intervalli di una – due settimane, hanno mantenuto bassi tassi di sanguinamento. Ad oggi, inoltre, non sono stati riferiti casi di sviluppo di inibitori (anticorpi neutralizzanti che possono interferire con l’attività della terapia in corso).

Sobi

“B-YOND è lo studio con la più vasta raccolta di dati clinici a lungo termine relativi a una terapia di sostituzione del fattore IX della coagulazione a lunga durata d’azione. “Questi risultati ad interim confermano il profilo d’efficacia e sicurezza di rFIXFc, sia in soggetti in età pediatrica, sia in adulti e adolescenti” ha dichiarato Birgitte Volck, Chief Medical Officer di Sobi.

B-YOND, attualmente in corso, è uno studio di estensione include i pazienti con emofilia B grave, che hanno completato gli studi cardine di Fase III B-LONG o Kids B-LONG. L’endpoint primario dello studio è quello di valutare l’insorgenza di inibitori. La durata mediana complessiva della terapia, a partire dall’inizio degli studi B-LONG e Kids B-LONG e per tutto il periodo dello studio B-YOND al momento dell’analisi ad interim, è stata di 171,6 settimane per adulti ed adolescenti (n=93) e di 95,3 settimane per i bambini al di sotto dei 12 anni (n=23).

rFIXFc è un fattore IX ricombinante della coagulazione a lunga durata d’azione. I risultati dell’analisi ad interim indicano che gli adulti e gli adolescenti in profilassi hanno mantenuto la protezione dagli episodi di sanguinamento con una somministrazione del farmaco ad intervalli di una-due settimane. Il tasso mediano di sanguinamenti su base annua (annualized bleeding rate o ABR) nei pazienti in profilassi, è stato rispettivamente di 2,28 per i soggetti in terapia settimanale (20-100 IU/kg di rFIXFc ogni sette giorni), di 2,25 per quelli in terapia personalizzata (100 IU/kg di rFIXFc a intervalli di 8-16 giorni, o a settimane alterne) e di 2,42 per il gruppo a terapia modificata (terapia personalizzata nel caso cui non si ottenga una profilassi ottimale) contro un ABR mediano di 11,27 nei pazienti sottoposti a terapia on demand.

Biogen

L’ABR complessivo mediano nei bambini al di sotto dei 6 anni d’età in profilassi settimanale (n=9) è stato pari a zero, mentre nei bambini d’età compresa fra 6 e 12 anni in terapia settimanale, personalizzata e modificata è stato rispettivamente di 2,65 (n=10), 2,37 (n=5) e 3,13 (n=1). In ogni coorte di pazienti suddivisi per età, la dose mediana settimanale, per i soggetti precedentemente in regime di profilassi, è risultata simile nei bracci in terapia settimanale e personalizzata.

“I partecipanti a questo studio in profilassi continuano a mantenere bassi tassi di sanguinamento. Per questo, lo studio B-YOND è importante per aiutarci a capire il profilo clinico a lungo termine e il valore terapeutico di questo farmaco ” ha dichiarato John Pasi, Professore d’Emostasi e Trombosi al Barts and the London.

L’emofilia B

Secondo i dati della World Hemophilia Federation, nel mondo ci sono circa 28.500 persone con diagnosi di emofilia B, malattia causata dalla riduzione o mancanza di attività del fattore IX della coagulazione. Le persone affette da emofilia B vanno incontro a episodi di sanguinamento che causano dolore, danni irreversibili alle articolazioni ed emorragie potenzialmente letali. La profilassi con infusioni del fattore IX della coagulazione sostituisce temporaneamente i fattori della coagulazione necessari a tenere sotto controllo il sanguinamento e a prevenire nuovi episodi.

rFIXFc

E’ una proteina di fusione ricombinante a lunga durata d’azione del fattore IX della coagulazione connesso al dominio Fc dell’IgG1 umana, indicata per soggetti con emofilia B. Il dossier di rFIXFc è stato inoltrato a giugno 2015 all’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) per ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio.

rFIXFc è, attualmente, già approvato negli Stati Uniti, in Canada, Australia e Giappone, come prima terapia ricombinante del fattore IX della coagulazione che rimane a lungo nell’organismo, indicato per adulti e bambini con emofilia B.

rFIXFc è stato sviluppato tramite fusione del fattore IX con la porzione Fc dell’immunoglobulina umana IgG1. Ciò consente al farmaco di agire naturalmente e prolungare, così, il tempo di permanenza della terapia nell’organismo.

Lo studio B-YOND

B-YOND è uno studio di lungo termine, ancora in corso, che coinvolge soggetti con emofilia B grave, che hanno completato gli studi registrativi di Fase III B-LONG o Kids B-LONG. Lo studio ha arruolato 116 persone di sesso maschile, di cui 93 (81%) hanno completato lo studio B-LONG e 23 (100%) lo studio pediatrico Kids B-LONG. L’endpoint primario dello studio è quello di valutare l’insorgenza di anticorpi inibitori. Gli endpoint secondari comprendono: numero di episodi emorragici su base annua (ABR) – compresi emartri spontanei- per soggetto, giorni di esposizione alla terapia per partecipante. Ulteriori esiti rilevanti per la valutazione sono: incidenza di eventi avversi e di eventi avversi gravi, e valutazione del trattamento dell’episodio emorragico (numero di infusioni, dosaggio dell’infusione).

La collaborazione tra Biogen e Sobi

Biogen e Sobi collaborano allo sviluppo e commercializzazione di rFIXFc per il trattamento dell’emofilia B. Sobi ha un diritto di esclusività sullo sviluppo finale e sulla commercializzazione del farmaco in alcuni territori di sua competenza (Europa, Nord Africa, Russia e alcuni mercati dei Paesi Medio-Orientali). Biogen detiene lo sviluppo di rFIXFc, i diritti di produzione, e possiede diritti di commercializzazione in Nord America e in tutti le aree del mondo escluse quelle di pertinenza di Sobi.

Sobi è una azienda multinazionale farmaceutica che dedica la propria attività alle malattie rare. La mission aziendale è sviluppare e rendere disponibili terapie e servizi innovativi che migliorino la vita dei pazienti. Le opzioni terapeutiche offerte sono principalmente focalizzate sull’emofilia, le malattie infiammatorie e le malattie genetiche. Sobi commercializza, inoltre, farmaci per malattie specialistiche e rare per diverse aziende partner in Europa, Medio-Oriente, Nordafrica e Russia. Sobi è azienda pioniera nell’ambito delle biotecnologie, con capacità riconosciute a livello mondiale nella biochimica proteica e nella produzione di farmaci biologici.

Nel 2014 Sobi ha raggiunto un fatturato totale di 380 milioni di dollari (USD) e circa 600 dipendenti. Sobi è quotata al NASDAQ OMX Stockholm.