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Congresso Nazionale SIO 2016 patologie e successi in Otorinolaringoiatria

Congresso Nazionale SIO 2016 patologie e successi in Otorinolaringoiatria

103° Congresso Nazionale SIO

Esperti clinici nazionali e internazionali riuniti a Roma per fare il punto sulle patologie e sui successi clinici in Otorinolaringoiatria. La grande sfida: sconfiggere la sordità

Oltre 1200, tra clinici ed esperti del distretto cervico-cefalico, si daranno appuntamento a Roma, presso l’Hotel Sheraton Parco de’ Medici, in occasione del Congresso Nazionale S.I.O. Il Professor Roberto Filipo – Presidente della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale – aprirà e seguirà i lavori della 103esima edizione del Congresso che è ormai considerato il punto di riferimento dell’attività clinico scientifica dell’otorinolaringoiatria italiana. Ecco alcune anticipazioni su missione e contenuti del Convegno.

Dedicato all’approfondimento sulla ricerca e sui trattamenti delle più importanti patologie di orecchio, naso e gola, il 103° Congresso Nazionale S.I.O. ha un valore sovranazionale essendo aperto ai contributi di molti esperti dei Paesi Europei. Parte importante della sua missione è anche quella di mettere a confronto, in un ottica migliorativa, dati, progressi, tecnologie, linee guida e protocolli assistenziali, per renderli sempre più condivisi dalla comunità scientifica internazionale.

103-congresso-nazionale-SIO-Roma-2016Attraverso numerose presentazioni multimediali, estesi interventi, corsi monotematici e più di trenta tavole rotonde, il Congresso S.I.O, farà il punto su ricerche, tecnologie e sugli interventi clinici più avanzati, in relazione alle patologie del distretto cervico cefalico. Proprio per la sua specificità e peculiarità, questa materia necessita di un confronto costante con molte altre discipline e specialità cliniche mettendo quindi al centro la “multidisciplinarietà” insieme all’obbligatorietà dell’ampio spettro di competenze clinico scientifiche necessarie per una corretta diagnosi e terapia.

Riferendosi all’approssimarsi della nuova edizione del Congresso S.I.O – il Presidente della Società Italiana di Otorinolaringoiatria , il Professor Roberto Filipo, che ha ricoperto nella sua lunga carriera importanti cariche scientifiche ed accademiche – sottolinea anzitutto il carattere della partecipazione: estesa, tecnologicamente avanzata e molto fruibile anche tra gli specialisti e gli operatori più giovani. Si è ampliato l’uso di tecnologie interattive di presentazione, si sono implementati fortemente i corsi monotematici sempre mantenendo numerose e congrue tavole rotonde, che rappresentano il fulcro di uno stimolante scambio anche tra le diverse specialità, come ad esempio gli effetti del reflusso gastroesofageo e delle apnee ostruttive notturne, per citarne alcune. Forte della presenza di specialisti di molti Paesi Europei, la prossima edizione si preannuncia ricca di un intenso dibattito e alimentata dal rilievo dei grandi risultati raccolti.

Saranno oltre 1200 gli specialisti presenti, concentrati sullo studio delle patologie e delle soluzioni cliniche rivolte ad uno tra i più importanti distretti del corpo umano, che coinvolge una serie di organi di fondamentale importanza che fanno dell’otorinolaringoiatria una disciplina che impone la conoscenza dei risultati di ricerca di molti altri distretti del corpo umano (dalla ricerca sul sistema nervoso uditivo, ai nervi cranici della testa e del collo) Inoltre l’otorinolaringoiatria lavora su organi di fondamentale rilevanza per la vita del paziente, organi dedicati a funzioni importanti come quella uditiva, fonatoria, dell’equilibrio, respiratoria e olfattiva: tutti ambiti che negli ultimi dieci anni sono stati influenzati notevolmente dalle moderne tecniche diagnostiche e terapeutiche. Sempre durante il Congresso, presentazioni e lezioni magistrali si alterneranno a sessioni video, mentre lo scambio dei dati sarà agevolato grazie all’ausilio di poster elettronici interattivi. Una postazione TV a circuito chiuso riprenderà in contemporanea tutte le sessioni parallele con il conseguente accesso in tempo reale su tutti gli interventi in corso. Interessante annotare che per estendere ulteriormente la fruizione dei contenuti scientifici sarà possibile scaricare un App che consentirà di visualizzare e/o archiviare gli interventi di tutto l’evento.

Il Presidente, Professor Filipo, continua la sua anticipazione, sottolineando che tra i vari argomenti e le molteplici patologie esplorate dal Congresso, una particolare attenzione verrà posta all’ipoacusia nell’anziano. Le moderne tecnologie applicate in campo medico, e in particolare nella pratica medica, hanno portato ad un generale allungamento dell’aspettativa di vita, ma i fenomeni di ipoacusia colpiscono con maggiore o minore danno molti soggetti sopra i 65 anni, e quindi una gran parte della popolazione con un estensione del problema. Già oggi, l’ 11,7% della popolazione italiana soffre di ipoacusia e questa disabilità comincia ad assumere anche rilevanza sociale. Va ricordato che senza un buon input acustico, non vi sarà un’adeguata comprensione del messaggio verbale e questo produrrà un isolamento del soggetto che tenderà a chiudersi, a non comunicare, con un conseguente decadimento cognitivo. “Non è un paese per vecchi” – parafrasando in chiave positiva il titolo di un noto film, potremmo oggi scegliere questa frase come un nuovo paradigma, per esprimere il diritto ad una vita ricca e socialmente intensa anche col passare degli anni. Senza un buon ascolto, si è visto, non vi può essere comunicazione, e quindi anche la vita affettiva ed emotiva perde intensità. Sopraggiungono prima anche altre patologie spesso legate ad una vita appartata e di solitudine: disturbi dell’umore, depressioni, con conseguente necessità di terapie che hanno un costo importante e probabilmente non sono più convenienti di un adeguato intervento protesico o impiantologico.

Oltre al diritto individuale ad una buona salute biologica a tutto tondo, sempre più frequentemente questi nuovi anziani sono ancora inseriti nel mondo lavorativo. Ed ecco che la patologia uditiva diventa un problema ancor più condiviso che va superato con ogni mezzo possibile. Di questi aspetti che coinvolgono la persona anziana, se ne parlerà diffusamente al Congresso S.I.O, sia in termini scientifici sia metodologici, cercando di sensibilizzare tutta la comunità medico – scientifica verso i più avanzati orientamenti terapeutici. Infine sull’argomento si vorrebbe portare in evidenza anche il bisogno di maggiori investimenti nella ricerca (privati e pubblici) per sviluppare e mettere a punto terapie che possano agire direttamente sul recettore uditivo periferico (vettori virali, infiltrazioni endo-timpaniche, nanoparticelle).

Offrire oggi contributi più incisivi alla ricerca, alla sua diffusione e all’informazione potrebbe risultare domani, utile per tutta la collettività. Dai dati degli altri paesi economicamente avanzati emerge un ritardo del nostro paese su questo tema: in Italia si fanno poco più di 1000 impianti cocleari in un anno, su 60 milioni di abitanti, mentre in Germania se ne impianta più del 50% per milione di abitante. E sono dati, questi, che riflettono anche un miglioramento, sia della pratica medica, sia dell’applicazione delle moderne tecnologie in campo uditivo, portando, almeno per questo settore, un benessere sociale più diffuso. “Una delle maggiori criticità da superare – continua il Professor Filipo – è la diffusione della conoscenza delle nuove metodiche diagnostiche e terapeutiche a ridotta invasività, per arrivare ad una piena autonomia e a padroneggiarne la possibilità di utilizzo, ed occorre quindi accelerare la ricerca e la diffusione dell’informazione affinché la collettività non continui a pagare il prezzo di questo ritardo, anche in funzione dell’incremento atteso per questo tipo di patologie”. Purtroppo “ I pazienti over 65 affetti da sordità e con scarso beneficio protesico hanno talvolta timore di un intervento chirurgico di impianto cocleare, tra l’altro scarsamente invasivo, che li aiuterebbe ad una migliore performance uditiva anche in condizioni difficili, in ambienti con rumore di fondo come ristoranti, stazioni e luoghi affollati…” “Infatti in altre fasce di età,– continua sul tema dell’ipoacusia il Professor Filipo – gli interventi per correggere e debellare patologie acustiche, ad esempio nei bambini, sono indispensabili e ampiamente accettati.

Ormai vi è una forte sensibilizzazione degli specialisti neonatologi e dei pediatri nonché dell’opinione pubblica. Nel nostro Paese, oltre ad essere ampiamente accettati, sono sempre più efficaci, tanto che un bambino impiantato in età scolare riesce ad avere le stesse performance acustiche di un bambino normoacustico. Rimanendo sempre in tema di impianti cocleari, anche la popolazione adulta particolarmente attiva chiede sempre più allo specialista di trattare con questa tecnologia le sordità gravi mono-laterali in modo da ottenere un bilanciamento delle sensazioni acustiche, un miglior orientamento verso lo stimolo sonoro e una migliore comprensione della parola in ambienti rumorosi. Non solo, la popolazione adulta negli ultimi tempi richiede allo specialista anche una soluzione per forme di sordità parziale applicando un impianto coclerare. Sono persone che hanno un beneficio ridotto delle protesi acustiche e possono così utilizzare l’impianto sul lato peggiore e mantenere la protesi sul lato migliore, utilizzando il bluetooth come mezzo di comunicazione tra le due apparecchiature. La crescente necessità riguarda – e riguarderà nel futuro in misura crescente – proprio i pazienti in età più avanzata. Un’altra missione auspicabile, assegnata al 103° Congresso S.I.O., è quella riguardante l’informazione.

Questo dell’ipoacusia è solo uno degli importanti temi del prossimo Congresso S.I.O. che ci è stato anticipato dal suo Presidente, il Professor Filipo, che guiderà le intense giornate del Congresso, illustrando e partecipando con molti contributi, tavole rotonde e corsi, e apportando il suo contributo di esperienze che hanno sempre privilegiato la ricerca sulle patologie e i protocolli chirurgici ad alta innovazione sull’ipoacusia dei soggetti anziani. Tornando alle altre specialità presenti al 103° Congresso S.I.O., saranno fortemente presidiate tutte le materie collegate al distretto interessato, come: la vestibologia, l’audiometria e l’audioprotesia, che si ritroveranno insieme, spesso su tavoli a confronto, per fare il punto sullo sviluppo della loro ricerca scientifica e sugli obiettivi centrati. All’interno di sessioni dedicate, saranno analizzati molti tipi di patologie legate al distretto, insieme ai loro trattamenti. Tra gli esperti e i settori di specialità quest’anno ci saranno dei focus dedicati al reflusso gastroesofageo, spesso responsabile dell’insorgenza delle faringolaringiti, e verranno trattati ampiamente i risultati ottimali di intervento terapeutico, non solo farmacologico.

Altra patologia importante che impatta nella vita di molti individui e che verrà trattata al Congresso, è la patologia delleapnee notturne. Si fa riferimento in particolare alle ostruzioni delle vie aeree superiori durante il sonno, che assume oggi rilevanza sociale. La cattiva ossigenazione notturna porta infatti a scivolare nella sonnolenza diurna che poi nella maggior parte dei casi è anche responsabile o una delle cause importanti degli incidenti al volante. Le tavole rotonde dedicate alla chirurgia affronteranno anche l’importante analisi delle nuove tecniche endoscopiche per trattare i processi infiammatori naso-sinusali con bassa invasività e con degenze estremamente ridotte. Altri aspetti innovativi provengono, invece, dall’utilizzo, ormai abbastanza esteso in Italia, della chirurgia robotica con particolare attenzione al Da Vinci, ampiamente utilizzato per interventi sulla laringe e le vie respiratorie e che ha eliminato gran parte della chirurgia a cielo aperto, con conseguente riduzione del rischio di contaminazioni, portando ad un decorso particolarmente favorevole.

Altro argomento di rilievo è costituito dalla discussione scientifica intorno alle patologie dell’equilibrio. Risulta che circa il 30 % degli individui abbia avuto episodi di vertigini rotatorie nel corso della propria vita. Quando questi episodi tendono a ripetersi e a divenire subentranti lo specialista ha un ruolo fondamentale nell’identificare eventuali le cause generali (vascolari, tossico-virali e traumatiche) per intervenire con una terapia farmacologica e riabilitativa. Ci saranno tavole rotonde specifiche ed in particolare per la malattia di Mérnière (su cui ci sono stati progressi ma non si è ancora raggiunta una terapia completamente adeguata) per cui una parte di pazienti continua ad avere una disabilità forte generata da queste crisi subentranti.

A giudicare dalla ricchezza di spunti, offerti da queste anticipazioni, sembrerebbe proprio che tutte le scoperte e i progressi scientifici verranno messe al vaglio, analizzate e messe a confronto tra più discipline. Tutto sviluppato nei quattro intensi giorni dei lavori del 103° Congresso S.I.O. Sintesi e summa del lavoro dedicato all’importante distretto trattato dall’otorinolaringoiatria. Responsabile di tante funzioni umane vitali e di tanta parte dei nostri altrettanto importanti Sensi.