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ZCube annuncia una partnership con le Università degli Studi di Pavia, Bergamo, Brescia e Bicocca per finanziare start up nel campo delle Life Science

ZCube annuncia una partnership con le Università degli Studi di Pavia, Bergamo, Brescia e Bicocca per finanziare start up nel campo delle Life Science

Open Accelerator è il primo programma di accelerazione interamente italiano che mette a disposizione fino a 600 mila Euro per un investimento seed nei sei progetti più meritevoli

Milano –  ZCube, Research Venture del gruppo farmaceutico Zambon, annuncia una partnership con le Università degli Studi di Pavia. Bergamo, Brescia, Bicocca per finanziare nuove idee di business nel campo delle Life Science attraverso il progetto Open Accelerator, il primo programma di accelerazione interamente italiano lanciato lo scorso Marzo.

Open Accelerator si avvarrà della partnership con le istituzioni universitarie lombarde selezionate per la loro eccellenza nel campo life science e i rispettivi dipartimenti innovazione, trasferimento tecnologico, e valorizzazione della ricerca al fine di trovare i progetti meritevoli di partecipare al percorso in 10 tappe indirizzato a ricercatori, scienziati e aspiranti imprenditori.

Il bando di call for idea è disponibile fino al 30 aprile 2016 attraverso il sito internet, e prevede la selezione di un massimo di 20 progetti nelle aree: Drug delivery systems (tecnologie innovative per la somministrazione di farmaci che abbiano le caratteristiche adeguate per il rilascio controllato e mirato all’interno dell’organismo), Wearables (soluzioni tecnologiche e dispositivi indossabili per malattie croniche), Open source prototyping (piattaforme tecnologiche innovative quali dispositivi diagnostici professionali e applicazioni biometriche avanzate), Big data (analisi e sfruttamento dei dati che consentano la riduzione dei costi sanitari attraverso diagnosi più efficaci e ricerca & sviluppo per l’individuazione farmaci personalizzati).

ZCubeIl percorso di accelerazione è rivolto a start upper e scienziati che provengono anche da altri istituti universitari e di ricerca italiani e avrà luogo nel campus Open Zone di Bresso attraverso nove tappe di formazione, ovvero nove momenti di apprendimento e di condivisione degli elementi base di un modello di business in campo life science, secondo la consolidata metodologia di business model canvas già adottata dalla National Science Foundation (NSF) e dal National Institute of Health (NIH) negli Stati Uniti.

In particolare, saranno affrontati temi di base relativi alla value proposition delle singole idee, e già dal primo momento, i team di partecipanti dovranno presentare una prima bozza di modello di business che verrà “iterata” nel percorso formativo.

Ogni tappa sarà suddivisa in lezioni frontali, condivisioni, interventi e casi di studio portati dal gruppo di mentori.

L’ultima e decima tappa è il Pitch Day, durante il quale i team presenteranno l’intero percorso del loro progetto e il Comitato Scientifico selezionerà 6 idee meritevoli di ricevere un investimento seed, fino a un massimo di 100.000 euro a progetto, per un totale di 600.000 euro complessivi.

L’iniziativa promossa da ZCube si avvarrà anche della collaborazione IAB – Italian Angels for Biotech, la prima associazione italiana di Business Angels esclusivamente dedicata alle Life Science che contribuirà a preparare i ricercatori-imprenditori per la sfida con il mondo dei venture capital istituzionali.

Luca Benatti, Presidente di Italian Angels for Biotech (IAB) accoglie “con grande interesse la novità di Open Accelerator, iniziativa che conferma la bontà di visione dell’ecosistema Open Zone, al cui interno anche l’associazione di IAB è collocata. Come imprenditori e manager del settore, riteniamo assolutamente fondamentale questo tipo di iniziative e crediamo che, con il contributo di mentorship che IAB potrà offrire, i “nuovi” imprenditori partecipanti al percorso di accelerazione potranno arrivare con più facilità a definire un percorso ottimale per i propri progetti imprenditoriali”.

Roberto Gradnik, Consigliere incaricato per lo sviluppo di ZCube dichiara “Siamo orgogliosi di questa iniziativa che ci consente di costruire un ponte tra ZCube, da sempre vicino all’innovazione, e il mondo universitario italiano dove ci sono tanti ricercatori e scienziati che necessitano di un supporto per sviluppare le proprie idee” Aggiunge Gradnik “La collaborazione con IAB renderà i partecipanti al programma di accelerazione pronti per affrontare le sfide del mercato e della ricerca di investimenti per sviluppare il loro business ” .

ZCube, Reasearch Venture del gruppo Zambon, identifica e supporta la validazione di tecnologie di drug delivery e medical devices per generare prodotti innovativi. Si occupa della ricerca di partner per il completamento dello sviluppo e la commercializzazione delle tecnologie più avanzate, mantenendo un forte impegno nello sviluppo e consolidamento di un network internazionale sia nel mondo mondo accademico sia con key opinion leaders del settore Medical Device e Drug Delivery Technologies. Un nuovo modello di ricerca satellitare open source sviluppato da Zambon con lo scopo di sviluppare prodotti specialistici e innovativi nei relativi ambiti di interesse terapeutico grazie a collaborazioni con Centri di Ricerca internazionali, Università e aziende del mondo biotech. SuppreMol è stato il primo progetto europeo lanciato con una nuova società grazie al contributo finanziario e di competenza da parte di ZCube.

Zambon è un’impresa familiare italiana che da 110 anni opera nell’industria farmaceutica e della chimica fine che si è guadagnata nel tempo una forte reputazione per prodotti e servizi di alta qualità. Zambon ha una presenza consolidata in tre aree terapeutiche: respiratorio, dolore, donna ed è fortemente impegnata nell’ingresso all’interno dell’area del Sistema Nervoso Centrale. Zambon copre tutta la filiera produttiva grazie a Zach (Zambon Chemical), partner privilegiato per la produzione di API, generici e prodotti custom. Il Gruppo si sta inoltre focalizzando sul rafforzamento dell’area respiratoria con il trattamento per la cura di patologie severe come l’asma, la broncopneumopatia cronico ostruttiva (BCPO), la fibrosi cistica e sull’area terapeutica del Sistema Nervoso Centrale con Xadago (safinamide) per il trattamento della malattia di Parkinson. Zambon ha sede a Milano ed è stata fondata a Vicenza nel 1906. È presente con filiali in 19 Paesi, oltre di 2.800 dipendenti e unità produttive in Italia, Svizzera, Francia, Cina e Brasile. I prodotti Zambon sono commercializzati in 84 paesi.