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SIOS.E sulla diagnosi preimpianto: “Accogliamo con favore la decisione del Tribunale di Milano che afferma il diritto alla procreazione consapevole e responsabile”

SIOS.E sulla diagnosi preimpianto: “Accogliamo con favore la decisione del Tribunale di Milano che afferma il diritto alla procreazione consapevole e responsabile”

La Società Italiana Ospedaliera Sterilità ed Embriologia (SIOS.E) accoglie con favore la decisione presa dal Tribunale di Milano in risposta ad un reclamo presentato dalla Clinica Mangiagalli, dalla Regione Lombardia e dal Ministero della Salute.

Il reclamo faceva seguito ad una sentenza di primo grado emessa dalla stessa corte che obbligava la Clinica a mettere a disposizione di una coppia con indicazione per una grave malattia genetica le idonee procedure di diagnosi preimpianto nell’ambito del trattamento di procreazione medicalmente assistita (PMA) a cui si sarebbe sottoposta. Il Tribunale ha ribadito che, in presenza di gravi patologie che potrebbero comportare il ricorso ad un aborto terapeutico, la coppia che si sottopone ad un trattamento di procreazione medicalmente assistita ha il diritto di richiedere l’accesso alle procedure di diagnosi preimpianto atte a permettere il trasferimento dei soli embrioni non affetti.

Questa sentenza ha particolare rilevanza in quanto:

riconosce che, in presenza di specifiche indicazioni, la diagnosi preimpianto costituisce una componente integrante dei trattamenti di PMA.
Obbliga tutti i Centri che eseguono trattamenti di PMA a mettere a disposizione dei pazienti queste tecniche, o a farsi carico dei costi legati alla loro esecuzione presso altre strutture qualora non siano in grado di fornirle direttamente.
Ribadisce che non esiste vuoto normativo su questo tema, contrariamente a quanto affermato da diverse istituzioni tra cui il Ministero della Salute.
Rassicura ulteriormente i Centri che eseguono queste tecniche in merito alla loro piena legittimità normativa, oltre che scientifica.

Il pronunciamento riveste un ruolo chiave anche alla luce del fatto che i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) recentemente approvati, pur prevedendo l’erogazione dei trattamenti di PMA, non includono la diagnosi preimpianto tra le prestazioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

Milano, 3 agosto 2017