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rIcerCare: Il primo crowdfunding in Italia per una ricerca biomedica

rIcerCare: Il primo crowdfunding in Italia per una ricerca biomedica

a tutela della salute umana e dalla parte della ricerca medico scientifica tecnologicamente avanzata di rilevanza umana

I Care,International Center for Alternatives in Research and Education – Centro Internazionale per le Alternative nella Ricerca e nella Didattica,segue progetti a livello internazionale per promuovere metodi di ricerca scientifica tecnologicamente avanzati.

I Care,infatti,reputa inaccettabile che si continui a sprecare tempo e denaro pubblico in studi su animali: studiare una specie diversa da quella umana e in condizioni artificiali è un grossolano errore metodologico, che non conduce a nulla ostacolando il progresso scientifico.

Ogni specie animale è biologicamente, fisiologicamente, geneticamente, anatomicamente molto differente dalle altre e le estrapolazioni dei dati tra una specie e l’altra sono impossibili.

E’ ormai indispensabile per tutelare la salute umana cambiare modello di riferimento per la ricerca investendo tutte le risorse su una ricerca medico – scientifica tecnologicamente avanzata di rilevanza umana.

Il giorno Giovedì 11 Novembre 2016 ha lanciato la sua prima raccolta di fondi organizzata online al fine di finanziare il progetto riguardante la Barriera Emato-Encefalica.

L’obiettivo del crowdfunding è raccogliere la somma necessaria per completare il progetto di ricerca sulla BEE da parte del team di ricerca della dottoressa Susanna Penco, ricercatrice e biologa del LARF, Laboratorio Analisi Ricerca e Fisiopatologia dell’Università di Genova.

La raccolta fondi in atto con tutti i dettagli del progetto è visionarie a questo link

In passato,ha creato una raccolta firme per richiedere al Governo di dare priorità,nei finanziamenti alla ricerca,a metodi di ricerca moderni e tecnologicamente avanzati di rilevanza umana per tutte quelle sperimentazioni non obbligatorie da normative internazionali e al Parlamento Europeo di velocizzare le procedure di sostituzione dell’uso di animali con metodi alternativi tecnologicamente avanzati di rilevanza umana per tutte le sperimentazioni obbligatorie in base a normative europee o internazionali.

Nel mese di Settembre 2014, grazie ai fondi raccolti tramite tavoli organizzati in tutta Italia da una rete di cittadini volontari, ha organizzato il primo corso in Italia sui metodi di ricerca tecnologicamente avanzati di rilevanza umana dal titolo “Dare un senso ai metodi alternativi alla sperimentazione animale” presso l’Università di Genova condotto dalla Dott.ssa Susanna Penco e dalla Dott.ssa Anna Maria Bassi,vincitrice del Lush Prize 2013 per il miglior progetto al mondo sulle alternative.

Il corso è stato menzionato sulla rivista scientifica internazionale Atla. Il riferimento è ATLA, 42, 407-408, 2014.

Nel mese di Ottobre 2015, ha organizzato la seconda edizione in Italia del corso teorico-pratico avanzato dal titolo “Dare un senso ai metodi alternativi alla sperimentazione animale” presso l’Università di Genova la cui locandina è visionabile a questo link

Ora,prosegue le sue attività e lancia la prima raccolta fondi a favore di una ricerca biomedica tecnologicamente avanzata di rilevanza umana.

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