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Nasce il Centro Servizi di IML, la cooperativa di medici di famiglia più grande d'Italia

Nasce il Centro Servizi di IML, la cooperativa di medici di famiglia più grande d’Italia

Una risposta concreta ai bisogni dei pazienti cronici lombardi

 

Da oggi i cittadini affetti da cronicità, che sceglieranno il Medico di Medicina Generale associato a IML come gestore del proprio piano di cure, potranno contare sul Centro Servizi messo a disposizione dalla cooperativa per le province di Milano, Bergamo, Brescia, Mantova, Monza, Como e Sondrio. L’obiettivo è arruolare entro l’anno 100.000 pazienti. Come previsto dalla riforma sanitaria regionale, il Centro Servizi affiancherà i medici di famiglia della coop nella presa in carico dei loro assistiti, per organizzare e facilitare l’intero percorso terapeutico: prenoterà le visite e gli esami necessari e verificherà che vengano effettuati nei termini stabiliti, contribuendo a migliorare l’aderenza alle cure e consentendo al medico di famiglia di dedicare più tempo al rapporto personale con il paziente.

Oltre 700 medici di famiglia associati, che assistono più di 1 milione di cittadini lombardi di cui 360.000 affetti da patologie croniche, su un territorio che copre 7 province: Milano, Bergamo, Brescia, Mantova, Monza, Como e Sondrio. Sono questi i numeri di IML – Iniziativa Medica Lombarda, la cooperativa di Medici di Medicina Generale più grande d’Italia, che ha inaugurato oggi a Bergamo la nuova sede centrale, annunciando la nascita del suo Centro Servizi dedicato a supportare il medico di famiglia nella presa in carico dei suoi pazienti cronici. L’evento inaugurale ha visto la partecipazione di Istituzioni, clinici, rappresentanti dei cittadini, che si sono confrontati sull’importante ruolo svolto dalla Medicina di famiglia nel modello assistenziale delineato dalla riforma sanitaria regionale. Tra i presenti anche Giulio Gallera, di recente riconfermato Assessore al Welfare.

Nei primi mesi del 2018 ha preso avvio in Lombardia una nuova modalità di cura, riservata a chi necessita di accedere con maggiore frequenza ai servizi sanitari. Con l’invio di una lettera a oltre 3 milioni di pazienti colpiti da patologie croniche (diabete, cardiopatie, malattie polmonari etc.), la Regione ha invitato i cittadini interessati a scegliere il proprio “gestore”. Questa figura avrà il compito di stilare ogni anno per il proprio assistito il Piano Assistenziale Individuale (PAI), definendo un programma personalizzato di esami e visite specialistiche, prenotandone i relativi appuntamenti e assicurando l’erogazione delle prestazioni previste. A ricoprire il ruolo di gestore potrà essere un medico di famiglia organizzato in forme associative come le coop, garantendo così al paziente la continuità del rapporto instaurato da anni con il proprio curante di fiducia; in questo caso, la cooperativa si porrà al servizio del cittadino per organizzargli l’iter assistenziale, facendosi carico di tutti gli aspetti amministrativo-gestionali. Qualora invece il medico non si candidasse, il cittadino potrà rivolgersi a una struttura sanitaria e sociosanitaria accreditata.

“Fin dall’inizio abbiamo accettato la sfida della gestione della cronicità proposta da Regione Lombardia, perché pensiamo rappresenti un’opportunità di crescita professionale per il Medico di Medicina Generale”, ha dichiarato Mario Sorlini, Presidente di IML. “Come cooperativa, abbiamo impegnato tempo e risorse per creare un Centro Servizi a supporto dei nostri soci e dei loro pazienti, nello sforzo di contribuire allo sviluppo di una sanità territoriale meglio organizzata, che abbia caratteristiche di prossimità all’assistito e sia in grado di migliorare gli indicatori di salute dei cittadini presi in carico, monitorandone le condizioni cliniche per prevenire o ritardare la comparsa di eventuali aggravamenti. Puntiamo a raggiungere i 100.000 pazienti arruolati entro la fine del 2018 e a promuovere un’offerta sempre maggiore di servizi di telemedicina, quali telecardiologia e telespirometria, già sperimentate con successo nel progetto CReG (Chronic Related Group). Prevediamo infine di organizzare, per i nostri medici e i loro collaboratori di studio, numerosi corsi formativi sulle modalità di presa in carico delle diverse patologie croniche, favorendo al tempo stesso la collaborazione con gli specialisti, che sarà imprescindibile per la formulazione dei Piani Assistenziali Individuali”.

“Per rispondere ai bisogni di salute di una popolazione sempre più anziana, i nostri medici di famiglia, supportati dalla cooperativa, negli ultimi anni avevano aderito al Progetto CReG, gestendo proattivamente 55.000 pazienti”, ha ricordato Anna Carla Pozzi, Vice Presidente di IML. “L’esperienza ha dimostrato che, passando dalla ‘medicina di attesa’ alla ‘medicina di iniziativa’, si migliora l’aderenza dell’assistito alle cure e ai controlli strumentali, con ricadute positive sulla diminuzione degli accessi in Pronto Soccorso e dei ricoveri ospedalieri, oltre che sull’andamento della patologia cronica. Questi sono gli obiettivi da seguire anche in futuro, adottando il nuovo modello lombardo di percorso assistenziale, che è l’evoluzione naturale del CReG. Le esigenze cliniche del paziente continueranno ad essere soddisfatte dal medico generalista, mentre la coop si farà carico della parte burocratico-organizzativa tramite il Centro Servizi, permettendo ai propri soci di investire più tempo nella relazione con i loro assistiti. La pianificazione degli accertamenti nell’arco di un anno potrà contribuire a una razionalizzazione delle liste d’attesa e IML garantirà al cittadino la libera scelta delle strutture dove farsi curare, poiché abbiamo siglato contratti con gran parte degli enti pubblici e privati accreditati presenti nelle 7 province dove operiamo”.

“Come recita l’incipit di un nostro vademecum, il tempo dedicato all’informazione e alla relazione è cura”, ha commentato Paola Pelliciari, Coordinatore regionale Tribunale per i diritti del malato – Cittadinanzattiva Lombardia; “l’ascolto e il tempo ad esso dedicato devono quindi rientrare tra le normali attività di ogni medico. Il bisogno di prossimità è, senza dubbio, ciò che emerge più chiaramente dalle segnalazioni dei cittadini ai nostri sportelli. A questo si aggiunge la necessità di una vera e concreta ‘sburocratizzazione’ dei compiti del medico di famiglia, così come di un efficientamento delle modalità di presa in carico: ben vengano dunque i Centri Servizi delle cooperative, se consentono di andare in questa direzione. Anche la tecnologia e la telemedicina possono decisamente contribuire allo scopo, accanto ad una informazione più puntuale e accessibile a tutti i cittadini”.

IML – Iniziativa Medica Lombarda: IML nasce nel 2011 su iniziativa di 24 Medici di Medicina Generale delle province di Bergamo e Milano. I medici di famiglia aumentano progressivamente negli anni successivi, fino a raggiungere i 250 nel 2015, partecipando alla sperimentazione CReG (Chronic Related Group) promossa dalla Regione Lombardia, e coinvolgendo circa 30.000 assistiti. Nel 2016 viene ampliato il territorio d’intervento: medici delle province di Sondrio e Monza sempre all’interno della sperimentazione CReG entrano in IML, portando i soci a 350: i pazienti presi in carico diventano complessivamente circa 55.000. IML ha partecipato al progetto “Buongiorno CReG”, premiato a Bruxelles nel 2016, con Regione Lombardia come Reference Site europeo per la gestione della cronicità. IML ha sviluppato negli anni un’intensa attività di telecardiologia e telespirometria, dotando molti studi medici di diagnostica strumentale di telemedicina per offrire ai pazienti, soprattutto affetti da patologia cronica, servizi “di prossimità” diffusi sul territorio lombardo. Interessante l’esperienza di telemonitoraggio domiciliare, che ha coinvolto oltre 200 pazienti. Nel 2017, IML ha ulteriormente esteso il proprio territorio di attività nelle province di Mantova, Brescia e Como. Oggi, IML conta oltre 700 medici di famiglia soci, che hanno in carico una popolazione assistita di circa 1.100.000 cittadini lombardi, di cui circa 1/3 affetto da patologie croniche.

Il Presidente è Mario Sorlini, il Vicepresidente Anna Carla Pozzi. I risultati dell’attività di IML sono stati riconosciuti da Regione Lombardia: i pazienti seguiti nella sperimentazione CReG hanno subìto meno ricoveri ospedalieri e meno accessi al PS; l’analisi degli indicatori di salute, inoltre, ha dimostrato un miglioramento delle loro condizioni cliniche. Attualmente, IML è costituita da numerose sezioni locali sparse sul territorio regionale, ciascuna coordinata da un medico di famiglia: Bergamo (coordinatore Mario Zappa), Milano (Mauro Vinco), Brescia (Angelo Rossi), Monza (Claudio Monti), Sondrio (Bruno Glaviano), Mantova (Alfredo Bettoni), Como (Gianbattista Molteni).

Bergamo, 6 aprile 2018