Statistiche web
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Innovazioni terapeutiche e ricerca scientifica al servizio dei pazienti trapiantati a rischio rigetto

Innovazioni terapeutiche e ricerca scientifica al servizio dei pazienti trapiantati a rischio rigetto

Al via il Clinical Transplantation Day – Innovazioni terapeutiche e ricerca scientifica al servizio dei pazienti trapiantati a rischio rigetto

Oggi 27 novembre, a Parma, si svolge il “Clinical Transplantation day. Rejection in solid organ transplantation”, organizzato da DESCARTES (Developing Education Science and Care for Renal Transplantation in European States) gruppo di lavoro di ERA-EDTA (European Renal Association – European Dialysis and Transplant Association) con il supporto non condizionato di Chiesi Farmaceutici S.p.A.

L’incontro, che riunisce un panel dei massimi specialisti internazionali nel settore, si propone di fornire un’occasione di confronto e aggiornamento sui progressi nel campo della prevenzione, diagnosi e trattamento del rigetto nel trapianto d’organo solido.

LOGO-CHIESINel 2013 i trapianti di organi solidi nel mondo sono stati quasi 120.000[1]. In Italia, nel 2014, ne sono stati eseguiti quasi 3.000[2]. La maggior parte sono trapianti di rene o di fegato. I rimanenti sono rappresentati da trapianti di cuore, polmone, pancreas e intestino.

“In risposta al trapianto il sistema immunitario del ricevente reagisce contro l’organo trapiantato, non riconoscendolo come proprio. In mancanza di farmaci anti-rigetto, la reazione immunitaria porta alla perdita dell’organo e in alcuni casi anche alla morte del paziente.” spiega il Dottor Umberto Maggiore, Responsabile dell’Unità Operativa Trapianti rene-pancreas, Unità Operativa Nefrologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. “Nonostante le attuali terapie immunosoppressive consentano un controllo del rigetto molto più efficace di quanto non avvenisse in passato, il rigetto rimane tutt’oggi la più frequente causa di perdita dell’organo trapiantato. Inoltre, la terapia per la prevenzione e la cura del rigetto è una delle principali cause di morbilità del paziente trapiantato. È fondamentale quindi prevenire il rigetto laddove possibile, riconoscere precocemente i suoi segni clinici, trattarlo con efficacia, garantendo così una buona funzione dell’organo ma, al tempo stesso, è anche importante evitare un “eccesso” di terapia immunosoppressiva che metterebbe inutilmente a rischio il paziente a causa delle complicanze inevitabilmente associate”.

La ricerca farmaceutica ha avuto un ruolo fondamentale nel campo della terapia immunosoppressiva sviluppando terapie farmacologiche – in primis la terapia a base di inibitori della calcineurina – che oggi consentono una più lunga sopravvivenza dell’organo trapiantato con conseguente beneficio per il paziente.

“In questa classe di farmaci il tacrolimus rappresenta la base della terapia anti rigetto nel trapianto. Inoltre, la tecnologia brevettata Meltdose®, applicata al tacrolimus, può ulteriormente aiutare a gestire questa terapia a vantaggio per il paziente, aumentando la biodisponibilità del principio attivo, assicurando un rilascio continuo e prolungato per 24 ore”.– afferma il Dr. Marco Zibellini, Direttore Medico di Chiesi Farmaceutici. “Auspichiamo che il farmaco, già utilizzato in Europa, ‘approdi’ presto in Italia e sia disponibile per tutti i pazienti”.

Il convegno si tiene allo Starhotels Du Parc di Parma.

Chiesi Farmaceutici è un gruppo internazionale orientato alla ricerca, con 80 anni di esperienza e con sede a Parma. Chiesi ricerca, sviluppa e commercializza farmaci innovativi nelle aree terapeutiche respiratoria e della medicina specialistica. Il Centro Ricerche di Parma, i laboratori di Parigi (Francia), Rockville (USA), Chippenham (UK) e il team di R&S della società danese Zymenex, appartenente al gruppo, collaborano ai programmi pre-clinici, clinici e registrativi del Gruppo. Chiesi impiega circa 4.100 persone, 515 delle quali dedicate ad attività di ricerca e sviluppo. 

Parma, 27 novembre 2015