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Emorroidi, i sintomi non devono essere sottovalutati

Emorroidi, i sintomi non devono essere sottovalutati

A chiunque può capitare, prima o poi, di soffrire di emorroidi: secondo una recente statistica americana il 50% delle persone avrà a che fare con questo tipo di disturbi entro i 50 anni, ma se siete donne e state aspettando un bambino è probabile che il rischio si trasformi in una triste realtà.

emorroidi

Il National Institute of Diabetes and Digestive Kidney Diseases americano ha infatti scoperto che i problemi emorroidari colpiscono in media dal 30 al 40% delle donne in stato interessante, con particolare riferimento all’ultimo periodo della gravidanza (terzo trimestre) e al postparto.
Per quanto fastidiosi e non certo piacevoli da affrontare, i sintomi delle emorroidi quasi mai sono indicatori di un disturbo di salute grave e solitamente, se trattati in modo adeguato, tendono a regredire entro poche settimane dalla comparsa.
Il problema peggiore quando si parla di emorroidi è che i sintomi vengano ignorati : se non si interviene con un miglioramento delle proprie abitudini in termini di alimentazione ed attività fisica, allora è possibile un loro progressivo peggioramento.
Nei casi più gravi i semplici (si fa per dire) dolori e sanguinamenti possono trasformarsi in prolassi temporanei o permanenti dei tessuti emorroidari, e arrivati a questo punto spesso l’unica via percorribile per la guarigione è rappresentata dall’intervento chirurgico.
Ecco perché si raccomanda di tenere monitorati i propri problemi proctologici, cercando di migliorare lo stile di vita e, all’occorrenza, consultando il proprio medico per ottenere assistenza e supporto.