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Diabete: dati recenti rivelano il buon rapporto costo/efficacia della terapia con microinfusore integrato con sensore di glicemia

Diabete: dati recenti rivelano il buon rapporto costo/efficacia della terapia con microinfusore integrato con sensore di glicemia

Pubblicato sulla rivista “Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases” uno studio dedicato, condotto in Italia dal CORESEARCH di Pescara in collaborazione con Medtronic e l’HEVA HEOR di Lione

 

Pubblicati sulla rivista Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases i risultati di un importante studio sul rapporto costo/efficacia della terapia per il diabete di tipo 1 con microinfusore SAP (Sensor Augmented Pump therapy) in Italia. Lo scopo della ricerca, condotta da CORESEARCH di Pescara in collaborazione con Medtronic e l’HEVA HEOR di Lione in Francia, è stato valutare i benefici del microinfusore integrato con sensore continuo di glicemia, in grado di sospendere automaticamente l’erogazione d’insulina, rispetto alla terapia con il solo microinfusore.

Il microinfusore permette di riprodurre il funzionamento di un pancreas sano: effettuando un’infusione continua di insulina nel tessuto sottocutaneo sostituisce la necessità di effettuare frequenti iniezioni erogando quantità precise dell’ormone ad azione rapida 24 ore al giorno. Ma aggiungendo un sensore continuo della glicemia, si ottiene un migliore controllo di quest’ultima. Il sensore, infatti, è in grado di inviare un allarme istantaneo in caso di iper o ipoglicemia e di sospendere l’erogazione d’insulina se i livelli glicemici rilevati scendono al di sotto di una certa soglia.

Lo studio ha confrontato, in termini di costi e benefici, i dispositivi in due gruppi di pazienti: diabetici in scarso controllo glicemico e diabetici che soffrivano di ipoglicemie severe. Nel primo gruppo, il microinfusore integrato ha dimostrato un’efficacia incrementale di +0,48 anni di vita guadagnata e +1,45 QALY (Quality Adjusted Life Years, unità di misura che combina la durata della vita con la qualità della stessa), a fronte di un incremento dei costi (diretti e indiretti) pari a 65mila euro. Ciò porta ad un rapporto incrementale di costo-efficacia pari a circa 44.800 euro/QALY. Nel secondo, il dispositivo ha dimostrato una efficacia incrementale di +0,19 anni di vita guadagnata e +1,88 QALY, a fronte di un incremento dei costi (diretti e indiretti) di 63mila euro. Ciò porta ad un rapporto incrementale di costo-efficacia pari a circa 33.700 euro/QALY. Questo studio dimostra che i benefici si traducono in un rapporto costo-efficacia incrementale considerato comunemente un buon rapporto qualità-prezzo, in particolare nei pazienti a rischio elevato di ipoglicemia.

«Ci siamo basati su dati provenienti da studi precedenti su due macro-gruppi di pazienti. Abbiamo, quindi, estratto le informazioni su efficacia e sicurezza dei dispositivi, oltre alle caratteristiche sul profilo dei pazienti; tramite il modello di analisi CORE, poi, abbiamo eseguito le proiezioni a lungo termine sull’incidenza delle complicanze e dei costi associati – ha commentato il principale autore dello studio, il dottor Antonio Nicolucci del Center for Outcomes Research and Clinical Epidemiology (CORESEARCH) -. Sono, quindi, stati valutati i benefici costo-efficacia della terapia con SAP, in grado di evitare fenomeni di ipoglicemia. Una condizione che espone i pazienti a rischi sanitari continui, con un conseguente abbassamento della qualità di vita. Senza dimenticare che ogni accesso in pronto soccorso e ogni ricovero ospedaliero ha dei costi importanti che incidono sulla sostenibilità della terapia per il SSN. È emerso che nei soggetti ad alto rischio di ipoglicemia o in coloro che partono da valori di emoglobina glicata superiore a 9, il costo incrementale per anno di vita guadagnato, aggiustato per qualità di vita, si aggira intorno ai 30-35mila euro. Una cifra che copre tutto l’arco di vita del paziente. Il costo di queste nuove tecnologie è, quindi, giustificato dai benefici prodotti in termini di aspettativa e qualità di vita».

Il Sistema Integrato Medtronic MiniMed™ 640G, disponibile in Italia dal 2015, grazie al sensore Enlite™ e al trasmettitore Guardian™ 2 Link, monitora, trasmette e visualizza in continuo sul display del microinfusore i valori di glucosio, sospendendo automaticamente e temporaneamente l’erogazione dell’insulina per prevenire le ipoglicemie. La tecnologia SmartGuard™ di cui è dotato, infatti, è un algoritmo unico che consente di prevedere l’insorgenza di episodi ipoglicemici, ed evitare che si verifichino, interrompendo preventivamente l’erogazione di insulina per il tempo necessario.

«Nella sanità del futuro l’innovazione deve essere non solo novità, deve rappresentare un investimento in termini di valore che ricade sul paziente e sul sistema sanitario – ha affermato Luigi Morgese, Direttore di Medtronic Diabete Italia -. I risultati di questo studio aggiungono un tassello cruciale verso il concetto di sanità basata sul valore (Value Based Healthcare) nell’area diabete di Medtronic. Sappiamo bene che il concetto di costo-efficacia è ancora poco diffuso nel Sistema Sanitario italiano e per questo stiamo lavorando con iniziative regionali e locali volte a sensibilizzare i diversi interlocutori su questo tema».

Medtronic plc, con sede a Dublino, è tra le più grandi aziende al mondo ad offrire tecnologie mediche, servizi e soluzioni in grado di alleviare il dolore, ridonare salute e prolungare la vita di milioni di persone in tutto il mondo. Medtronic impiega più di 85.000 persone e rende disponibili le sue terapie a clinici, ospedali e pazienti in 160 paesi. L’obiettivo di Medtronic è quello di collaborare con gli stakeholder di tutto il mondo per contribuire in modo sinergico ad incrementare l’efficienza dei Sistemi Sanitari.

Milano, 18 maggio 2018