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Dalla LILT, Settecento volte “GRAZIE!”

Dalla LILT, Settecento volte “GRAZIE!”

Lilt Milano celebra oggi, venerdì 20 novembre, la 31° Giornata del Volontario, un evento dedicato alle oltre 700 persone che, ogni giorno, offrono il loro tempo e le loro competenze come volontari

Se il corpo è fatto di tante membra e il lavoro sinergico di queste parti rende vitale ogni essere, così i volontari sono, ognuno con le proprie peculiarità, elementi essenziali perché la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – LILT di Milano, viva ed operi ogni giorno. I volontari sono persone di ogni età che offrono, quotidianamente, il loro tempo e la loro professionalità prestando servizio e rendendo possibili le numerose attività che LILT Milano mette a disposizione dei cittadini, dei malati di tumore, e delle loro famiglie presso: l’Istituto Nazionale dei Tumori e altre strutture ospedaliere di Milano, Monza-Brianza e Province, gli uffici della Lega per l’organizzazione e il coordinamento delle attività, gli Spazi Prevenzione e il servizio trasporto-accompagnamento alle terapie dei pazienti. E per dire un caloroso “grazie” ai propri volontari, la LILT, sezione provinciale di Milano, organizza, per il 31° anno consecutivo, la Giornata del Volontario, che si terrà oggi, venerdì 20 novembre presso il centro congressi MiCo del capoluogo lombardo.

Lilt“Sono felice di avere l’occasione di inaugurare la 31° Giornata del Volontario in qualità di Presidente – spiega Marco Alloisio, Presidente di LILT, Sezione provinciale di Milano. – Siamo qui per festeggiare il lavoro che, ogni giorno, svolgiamo nella lotta contro il cancro e che solo grazie ai nostri volontari non conosce pausa, 365 giorni l’anno. Crediamo nel valore di queste persone che accompagniamo e sosteniamo anche grazie alla nostra Scuola di Formazione e Qualificazione del Volontariato in Oncologia, perché possano affiancare alle loro capacità personali ed umane, un percorso formativo e un tirocinio. Crediamo in questa “forza” che è il “motore” stesso della nostra attività, come confermano anche i dati nazionali che vedono la crescita, anno dopo anno, delle istituzioni non profit attive in Italia, 302.000 (+28% rispetto al 2001) con punte sopra la media nazionale al Centro e nel Nordovest (rispettivamente 32,8 e 32,4% in più rispetto al 2001)[i]”.

Secondo la Lega di Milano, il volontariato è uno stile di vita, dove motivazione, volontà di condivisione e disponibilità di tempo da dedicare agli altri, sono i fattori umani imprescindibili per diventare volontario LILT e la Scuola di Formazione permette di fare tutto ciò con competenza e consapevolezza. Le persone che prestano servizio per LILT vengono da realtà diverse tra loro e hanno età molto differenti; dai giovanissimi (tra i 15 e i 18 anni), che durante il periodo estivo affiancano i volontari più maturi grazie al Progetto Giovani, e si fanno, poi, promotori verso i loro coetanei di quanto vissuto in un’esperienza emotivamente intensa com’è quella del volontariato, a quelli più “esperti” che ricoprono molteplici ruoli: assistenza negli ospedali e negli Hospice, accompagnamento alle terapie, supporto in ufficio e negli spazi prevenzione, attività di promozione con campagne di sensibilizzazione della cittadinanza e raccolta fondi.

La Giornata del Volontario, oltre ad essere un momento di incontro tra tutte le persone che lavorano per LILT Milano è, soprattutto, l’occasione per premiare la fedeltà di coloro che, da anni, dedicano parte del proprio tempo ai malati. Per questo, oggi, verranno assegnati il Premio Fedeltà, ai volontari che prestano servizio da cinque, dieci o vent’anni, il Premio Amico Speciale, che quest’anno andrà a Vittoria Testa del Comune di Sesto San Giovanni e al Coro Amici del Loggione del Teatro alla Scala, che in modo silente “dietro le quinte” sostengono le iniziative di LILT Milano, e il Premio Testimonial assegnato a “501 Legion e Rebel Legion, figuranti Star Wars”.

“Volontari con i baffi” – I volontari Lilt portano avanti il loro lavoro con grande serietà tanto che, per il lancio di “Non facciamocene un baffo!” – progetto di sensibilizzazione di Lilt Milano che, attraverso visite gratuite dedicate agli uomini presso i propri Spazi Prevenzione, sostiene la campagna internazionale di prevenzione del tumore alla prostata Movember – si sono fatti crescere i baffi e li terranno durante tutto il mese di novembre per essere parte integrante del progetto e una sorta di “manifesto vivente” del proprio impegno.

Questo momento di festa è anche l’occasione per lanciare la campagna di reclutamento per i nuovi volontari. Per aderire alla campagna di reclutamento è possibile rivolgersi a: Settore Volontariato – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Tel. – 02 49521 – volontariato@legatumori.mi.it – www.legatumori.mi.it

La parola ai volontari

“Dedicare parte del proprio tempo a un malato, non compenserà mai l’affetto e la gratitudine che si ricevono”

Vincenzo Cioffi, accompagnatore

Perché sono diventato un volontario di LILT Milano? Non lo so o forse sì, una motivazione ci sarà (c’è sempre un motivo, anche se non ne siamo consapevoli) ma non voglio conoscerla, quello che conta è che ci sono. Mi sono sempre chiesto quale sia stata la scelta degli altri volontari, se questa motivazione è condivisibile, ma forse no; il percorso di ognuno di noi è molto diverso, è legato a fatti personali: la paura della malattia, un parente morto di tumore, una separazione, la perdita del lavoro, il bisogno di riempire le giornate, comunque tutte degne di rispetto. In un primo momento ero indeciso se intraprendere quest’avventura a stretto contatto con la malattia, soprattutto, pensando al compito che mi veniva prospettato: contribuire, con i propri limiti umani, ad aiutare chi si trova a fronteggiare situazioni di difficoltà; una piccola ruota in questo ingranaggio che è il volontariato LILT Milano. Con queste premesse sono diventato Accompagnatore alle terapie, quel volontario che sia d’estate che d’inverno, con il sol leone o la pioggia, la nebbia o la neve si reca dal malato per trasportarlo in ospedale e poi riaccompagnarlo a casa. È in questa frazione di tempo limitato, a contatto con “il malato”, che nasce una delle esperienze più ricche per un volontario: quella del dare senza pretendere nulla in cambio. Nel gioco delle relazioni si dà e si riceve; se non fosse così la nostra esperienza non avrebbe senso e utilità. In questo lungo viaggio ne ho conosciute di persone, alcuni particolari, altre in situazioni quasi comiche, altre con difficoltà evidenti, tanti bambini, persone vincitrici, tanti che hanno perso la battaglia, tutte con la propria storia che vale la pena di essere ricordata, ma che la memoria e gli anni ci fanno dimenticare; un album di ritratti che ogni tanto e in certe situazioni sfogliamo. Ricordo una bambina, con il suo mondo di non-autosufficienza confinato in un futuro limitato; una farfalla senza le ali. La prima volta che l’ho vista, così piccola e gracile, non sapevo quali sentimenti privilegiare: dolore, compassione, distacco. Con il tempo, accompagnandola spesso, ho conosciuto meglio questo suo mondo fatto di affetto e attenzione; che privilegio, nonostante tutto, la dedizione di due genitori, che della loro difficoltà hanno fatto la normalità; la fiducia tra di loro vince sulle rinunce, un atto di amore? Sì. Una grande lezione di vita per me. Devo ringraziare la LILT di Milano per avermi dato la possibilità di fare questo viaggio di conoscenza e consapevolezza del fatto che, aiutare un malato, può cambiarci, che dedicare parte del proprio tempo non compenserà mai l’affetto e la gratitudine che si ricevono.

“In LILT si ha il senso della condivisione, si affrontano situazioni anche negative con il sorriso ”

Villa Saura, volontaria amministrativa/gestionale

Presso LILT Milano, in quanto volontaria, mi occupo del Settore Prevenzione Primaria, dove, a seconda delle urgenze, presto il mio supporto a tutto il gruppo per promuovere le varie attività. I progetti di quest’area, naturalmente, sono dedicati alla sensibilizzazione sulle tematiche della prevenzione oncologica. Per il progetto “Specchio Riflesso“ (iniziativa che ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sul fumo, le dipendenze e gli stili di vita), ad esempio, mi sono occupata di contattare le scuole medie lombarde presentando l’iniziativa; si trattava di trasmettere i messaggi giusti per valorizzarne i contenuti e promuoverne la partecipazione. Per me è stato molto gratificante perché più scuole del previsto si sono accreditate con entusiasmo; ciò, in parte, anche grazie al mio contributo. Un altro importante progetto a cui mi sono dedicata è “Donna Dovunque”, indirizzato alle minoranze etniche che vivono nel nostro territorio per aumentare la loro consapevolezza sulla prevenzione come fattore fondamentale per la salute. Anche in questo caso ho cercato di divulgare l’iniziativa contattando le Associazioni e i Consolati con l’obiettivo di sollecitare l’attenzione del mio interlocutore sull’importanza di fare screening e di far conoscere l’iniziativa alle proprie associate. In sostanza, mi dedico, a seconda delle esigenze del settore, a diverse attività come per esempio collaborare all’organizzazione per la festa del progetto “Agenti 00Sigarette Missione LILT” o presidiare i corner LILT durante i diversi eventi, nelle scuole, negli ospedali o nelle aziende. Io sono in LILT da circa un anno, sono una paziente oncologica e ho conosciuto la Lega di Milano attraverso la malattia. Ho partecipato a delle iniziative di ArtLab, (serie di laboratori con metodologie e specificità differenti, con un obiettivo comune: la qualità della vita attraverso la ristrutturazione del tempo) e da lì sono venuta a contatto con i volontari e con le persone dell’Associazione che ho molto apprezzato per l’aiuto e la comprensione che dispensano ai malati oncologici. Un ambiente sereno, nonostante ci si rapporti quotidianamente con persone malate, dove si sperimenta il senso della condivisione, si affrontano situazioni anche negative con il sorriso e le persone ne traggono un grande beneficio. Tutto ciò mi ha convinto a farne parte attiva.

“I bambini sono molto selettivi, quando ti scelgono è per sempre“

Delia Nutini, volontaria presso l’Istituto dei Tumori

Mi dedico al volontariato per LILT Milano una volta alla settimana, il giovedì, presso l’ambulatorio pediatrico dell’Istituto dei Tumori, dove ogni giorno, in media, si accolgono fino a 30/35 pazienti da 0 a 18 anni (ma ci sono anche ventenni) che svolgono gli esami del sangue, le visite con l’oncologo e si sottopongono alla chemioterapia. Io, insieme ad un’altra volontaria, tendenzialmente si è sempre in due, ci occupiamo di alleviare la loro permanenza presso l’ambulatorio. Con i più piccoli giochiamo, li intratteniamo, facciamo dei laboratori in sinergia con gli educatori dell’ospedale o più semplicemente li coccoliamo leggendo loro dei libri. Con i più grandi parliamo, ci facciamo raccontare le loro storie, condividiamo le loro paure, la rabbia, il loro dolore. Più grandi sono, più consapevolezza hanno della malattia. E poi ci sono le loro famiglie, mamme e papà determinati a lottare con forza contro una malattia che non perdona neanche un bambino. Sul mio camice c’è la scritta “abbracci gratis”: questa è la terapia che somministro a tutti coloro che me lo chiedono e posso assicurare che sono molti, perché può esserci tanta solitudine nella malattia.

[i] http://www.istat.it/it/files/2013/07/05-Scheda-Non-Profit_DEF.pdf

Milano, 20 novembre 2015