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Aditec, il grande progetto europeo sui vaccini, modello di organizzazione della ricerca

Aditec, il grande progetto europeo sui vaccini, modello di organizzazione della ricerca

Finanziato con 30 milioni di Euro e con coordinamento italiano, ha messo insieme forze pubbliche e private. Oggi è stato presentato come caso di successo al Parlamento Europeo

Sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di vaccini, sviluppo di adiuvanti e vettori, formulazioni e metodi di vaccinazione ottimizzati per gruppi di età, 12 trial clinici e 207 pubblicazioni scientifiche conclusi in poco meno di sei anni. Sono questi in sintesi alcuni dei risultati di Aditec, il progetto europeo lanciato nel 2011, che è divenuto una storia di successo, presentata questa mattina presso il Parlamento Europeo – alla presenza dei più alti rappresentanti dell’Unione in tema di ricerca e sviluppo – in un incontro nel quale è stato fatto il punto sul settore dei vaccini in Europa. Con un finanziamento di 30 milioni di Euro, coinvolgendo 42 istituzioni della ricerca di 13 Paesi e con un coordinamento tutto italiano, Aditec ha messo alla prova un nuovo modo di strutturare la ricerca, basato su una forte sinergia tra laboratori pubblici e privati, che si è rivelato molto positivo.

AditecPaul Rubig, presidente di STOA (Science and Technology Option Assessment Panel, il dipartimento ricerca e sviluppo del Parlamento Europeo), Arnd Hoeveler, responsabile dell’Unità “strumenti innovativi, tecnologie e concetti di ricerca sanitaria” presso la Direzione Salute della DG Ricerca e Innovazione della Commissione europea, Patrizia Toia, parlamentare, vicepresidente del Comitato su industria, ricerca ed energia, sono intervenuti questa mattina alla presentazione insieme a Rino Rappuoli, responsabile scientifico di GSK Vaccines e presidente della Sclavo Vaccines Association (SVA), e a Donata Medaglini, dell’Università di Siena, coordinatore scientifico di Aditec.

Hanno partecipato alla presentazione anche l’onorevole Luigi Dallai e il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati, che ha sottolineato l’importanza di questo progetto europeo.

Donata Medaglini, Università di Siena: “Aditec rappresenta un paradigma organizzativo della ricerca che è riuscito a far dialogare e collaborare concretamente i più importanti laboratori in Europa, pubblici e privati, per offrire una sorta di tool box per lo sviluppo di vaccini in tempi prima mai visti, in un settore nel quale la velocità di intervento è fondamentale. Sostanziale anche la riduzione dei costi. Il metodo sul quale ha lavorato Aditec è infatti quello della messa in rete delle tecnologie e delle esperienze per arrivare molto rapidamente a individuare la strada migliore da intraprendere. Se l’Unione Europea continuerà a supportare il progetto, potremo ottenere grandi progressi nelle tecnologie per i vaccini del futuro”.

Paul Rubig, parlamentare europeo: “Il progetto Aditec, altamente innovativo, punta ad accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie di immunizzazione per la prossima generazione di vaccini per l’uomo. Il supporto continuo alla ricerca e all’innovazione, e la stretta collaborazione tra scienza e industria sono la chiave per mantenere un ruolo dominante dell’Europa a livello mondiale. Tutto questo, non solo nell’interesse della salute in Europa e nel mondo, ma anche per creare e sostenere le professionalità di alto livello in Europa.”

Patrizia Toia, parlamentare europeo: “I due terzi della ricerca e sviluppo sui vaccini viene condotta da aziende europee, e quasi il 90% della produzione di tutti i vaccini si realizza in Europa. Queste sono le solide basi dalle quali partiamo, per affrontare nuovi approcci scientifici e per investire negli sviluppi innovativi nella area della ricerca sui vaccini.”

Arnd Hoeveler, Commissione europea: ” Aditec è un progetto imponente, realmente interdisciplinare che ha sviluppato una cultura di apertura e di lavoro collaborativo e che ha prodotto risultati di grande impatto che vanno chiaramente al di là della portata originale del progetto.”

Rino Rappuoli, GSK Vaccines: “I vaccini sono l’intervento medico che ha avuto il maggior impatto per la salute umana, e ha contribuito a elevare l’aspettativa di vita dai 47 anni del 1900 a più di 80 anni. Grazie alle nuove tecnologie, i vaccini possono rispondere alle esigenze della società di oggi, come migliorare la qualità di vita della popolazione, via via più vecchia, far fronte alle malattie emergenti e prevenire il cancro. Il progetto Aditec dà un importante contributo alla futura generazione di vaccini”.

Finanziando Aditec, la Commissione Europea ha voluto dar vita a una solida piattaforma per l’innovazione nel settore della ricerca e dello sviluppo dei vaccini, con un significativo impatto socioeconomico. Recentemente il progetto è stato prolungato fino al 2017.

La presentazione al Parlamento Europeo si è inserita nell’ambito del meeting annuale dei ricercatori che partecipano al progetto.

Questa sera Aditec sarà protagonista all’Ambasciata italiana a Bruxelles, dove è stato organizzato un incontro con scienziati, esponenti del mondo dell’industria farmaceutica, politici e opinion leader, alla presenza dell’ambasciatore Vincenzo Grassi e con i coordinatori Rappuoli e Medaglini.

Per coordinare Aditec è stata costituita la Sclavo Vaccines Association (SVA, www.sclavo.org), un’associazione no-profit che vede come soci fondatori l’Università di Siena e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, insieme ad altre 10 istituzioni di ricerca da 7 paesi europei. L’Associazione è dedicata al sostegno della ricerca scientifica rivolta allo studio e alla scoperta di nuove tecnologie di immunizzazione ed allo sviluppo di vaccini anche per paesi a basso reddito.

L’Università di Siena nel progetto ADITEC contribuisce allo sviluppo di nuove strategie di immunizzazione e modelli matematici per lo studio tramite “systems biology” della risposta immunitaria ai vaccini. Il Laboratorio di Microbiologia e biotecnologie microbiche del dipartimento di Biotecnologie è coinvolto nello studio di nuovi vettori batterici per vaccini, nuove vie di immunizzazione e strategie di “prime-boost” oltre che nelle attività di formazione rivolte alla nuova generazione di ricercatori nel campo dell’immunologia e della vaccinologia. Un importante contributo è inoltre offerto dal Centro per lo Studio dei Sistemi Complessi (CSC), che si occupa dello sviluppo di modelli matematici e computazionali innovativi per la simulazione e l’identificazione della risposta del sistema immunitario ai vaccini.

Sul progetto ADITEC

Ente finanziatore: VII Programma Quadro (FP7) della Comunità Europea per le attività di Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Dimostrazione, Programma Cooperazione.

Coordinatore del Progetto: Rino Rappuoli, Sclavo Vaccines Association, Siena

Coordinatore Scientifico: Donata Medaglini, Università di Siena e Sclavo Vaccines Association

Data di inizio: 01/10/2011

Data di fine: 2017

Costo del progetto: €41 milioni

Finanziamento EC: €29.98 millioni

Partecipanti: 42 partners da 12 Paesi Europei e USA

www.aditecproject.eu