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Il 28 e 29 settembre la Fondazione Don Gnocchi ospita le eccellenze europee più significative nel campo della riabilitazione

Il 28 e 29 settembre la Fondazione Don Gnocchi ospita le eccellenze europee più significative nel campo della riabilitazione

I massimi dirigenti delle 23 istituzioni riabilitative della “European Platform for Rehabilitation – EPR” parteciperanno al workshop strategico della rete, in programma all’IRCCS “S. Maria Nascente”

La collaborazione della Fondazione Don Gnocchi con i partner dell’EPR  – la rete Europea che raccoglie le eccellenze più significative nel campo della riabilitazione, alla quale la Don Gnocchi partecipa come “associate member” – propone nei prossimi giorni una nuova occasione di confronto.

Giovedì 28 e venerdì 29 settembre si terrà infatti al Centro IRCCS “S. Maria Nascente” Fondazione Don Gnocchi di Milano (via Capecelatro, 66) il workshop strategico annuale per i direttori dei Centri partner EPR dal titolo “Fit for the future – co-creating the EPR of tomorrow” (“Preparati al futuro – creiamo assieme l’EPR di domani”), con la presenza dei massimi dirigenti delle 23 Istituzioni (8 in qualità di “full members” e 17 di “associate members”) partecipanti alla rete.

Si tratterà di un vero e proprio incontro formativo, organizzato direttamente dall’ufficio EPR di Bruxelles, diretto dalla dottoressa Laura Jones e condotto da due esperti di alto livello in formazione strategica (Roger Greene e Nick Richmond, dell’agenzia internazionale Tricordant). Giovedì 28 settembre, dalle ore 9.30, interverranno nella sessione introduttiva il presidente della Fondazione Don Gnocchi don Vincenzo Barbante, il consigliere delegato Marco Campari e il direttore del Presidio Nord 1 della Fondazione, Roberto Costantini, unitamente all’attuale presidente di EPR, Frits Wickers (presidente della Fondazione olandese Heliomare). Il workshop si concluderà con la presentazione del nuovo sistema europeo di certificazione di qualità dei servizi alla persona (sistema EQUASS) a cura del dottor Raheem Esmail, e con l’Assemblea Generale EPR dedicata all’approvazione di alcune importanti deliberazioni.

«L’attuale piano strategico di EPR – spiega l’ingegner Renzo Andrich, del Centro per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico (CITT) della Fondazione Don Gnocchi -terminerà nel 2018 e quest’anno sono state avviate diverse azioni per raccogliere i contributi dei vari membri, puntando a sviluppare nuovi obiettivi strategici e modalità di lavoro per i prossimi anni: il tutto con l’obiettivo di soddisfare le esigenze, le sfide, i desideri e le aspettative future di ciascuno, nell’ambito della cornice unitaria europea della rete EPR».

L’incontro all’IRCCS milanese della Fondazione cercherà di mettere a fuoco cosa deve cambiare e quali sono i percorsi futuri che consentiranno a EPR di conseguire al meglio la sua missione e la sua visione. A partire ovviamente dai passi già compiuti finora: «Nello scorso febbraio – conferma infatti l’ingegner Andrich -, in occasione di una precedente riunione dei vari membri, è stato lanciato un sondaggio online. A giugno, nella successiva Conferenza Annuale tenutasi a Mulhouse, la riflessione si è incentrata su tutti i quattro ambiti della “riabilitazione”, così come intesa in seno all’EPR, ovvero la riabilitazione medica, il lavoro socio educativo e inserimento nella scuola, l’inserimento nel mondo del lavoro e la continuità assistenziale e sostegno alla vita indipendente. L’incontro di fine settembre a Milano sarà un’ulteriore momento di confronto finalizzato allo sviluppo di questi ed altri temi, con l’obiettivo di individuare le giuste sinergie e modellare le attività future a vantaggio di tutta la rete».

Lo scopo principale dell’EPR è di supportare i partner nella formazione avanzata dei propri operatori, nello sviluppo e scambio di buone pratiche, nelle visite di studio, nel miglioramento della qualità e della competitività. EPR svolge inoltre il ruolo di interfaccia con la Commissione Europea, facilitando l’accesso a finanziamenti e contribuendo attivamente allo sviluppo delle politiche sociali europee, grazie al suo status di membro del Gruppo di Alto Livello sulla disabilità dell’Unione Europea e di membro consultivo presso il Consiglio d’Europa.

Maggiori dettagli sono disponibili sul sito EPR